Cioccolata calda e auguri

Quando facevo la scuola elementare (eh già, a quei tempi si chiamava ancora così), la maestra era solita farci scrivere i pensierini di Natale. Ricordo che le piaceva che scrivessimo "sereno Natale" o "sereno anno nuovo". Da piccolina non capivo il significato della parola serenità, anzi secondo me bisognava scrivere buon o felice o meraviglioso (Natale, anno nuovo, festività,...) perchè era qualcosa di migliore di "sereno" ... ma poi accontentavo la maestra e scrivevo ciò che voleva fosse scritto.

Ci sono voluti anni per capire il valore profondo della parola serenità.

E soprattutto c'è voluto il terremoto, i problemi di salute, i casini al lavoro per capire che ciò che mi ci vuole è serenità, pace interiore e armonia nello spirito.

Ho cercato di riassumere (la prima bozza di questo post era lunga il doppio!) uno stato d'animo come la serenità e ho provato a pensare quale piatto mi dà serenità nel gustarlo.

La scelta è caduta su un comfort food tipicamente invernale che preparo la domenica pomeriggio all'ora della merenda e che mi sbafo in compagnia della mia famiglia.

La cioccolata calda.

Ingredienti (per una tazza)

·         1 cucchiaio e mezzo di cacao amaro

·         1 cucchiaino raso di fecola

·         1 cucchiaino colmo di zucchero

·         150ml latte intero

Procedimento

In un pentolino, mettere il cacao, lo zucchero e la fecola possibilmente setacciati in modo da ridurre il rischio di grumi.

Aggiungere poco alla volta il latte e mescolare bene (sempre per via dei grumi eh).

Cuocere a fiamma medio-alta sempre continuando a mescolare; spegnere il fornello quando la cioccolata comincia ad addensarsi (non c'è bisgno di portarla ad ebollizione).

Note

Potete insaporire la vostra cioccolata con una scorza di arancia, un pizzico di cannella, un goccio di caffè o di crema al whisky. A me piace la classica, eventualmente con una spruzzata di panna montata.

Le tazze che uso a casa sono piuttosto piccole quindi, con 2 dosi, riesco a fare 3 tazze.

Auguri di un sereno Natale a tutti voi.

Ilaria